#20G: fermiamo la strage, cambiamo l'Europa!

manifesto - 20 giugno con appuntamento

Il 20 giugno è la “Giornata Mondiale del Rifugiato”. In tantissime città ci saranno manifestazioni e iniziative di denuncia rispetto alle politiche di contrasto dell’immigrazione e di solidarietà con migranti e rifugiati.

A Roma si terrà una manifestazione nazionale in piazza del Colosseo, dalle ore 15. Qui trovate l’evento facebook e qui l’appello completo. In fondo alla pagina, invece, potete leggere il comunicato stampa, che vi chiediamo di aiutarci a far circolare.

European Alternatives è tra i promotori della manifestazione di Roma e di quella di Berlino. Nella capitale tedesca si muoverà un grande corteo, a cui hanno aderito già tantissime associazioni e realtà politiche, a partire da un appello che tiene insieme tre punti: opposizione alle politiche securitarie di contrasto dei flussi migratori; no all’austerity e alle politiche neoliberali; sì a un’Europa solidale, che accolga le richieste che vengono dalla Grecia.  Qui l’appello completo (in inglese).

Il 20 giugno la manifestazione nazionale
Fermiamo la strage subito!
Roma, ore 15, piazza del Colosseo

“L’Europa nasce o muore nel Mediterraneo. Solo se si rispettano i diritti umani di ogni uomo e di ogni donna è possibile garantire pace, sicurezza e benessere sociale ed economico”.

Inizia così l’appello delle centinaia di organizzazioni sociali e sindacali, artisti, intellettuali e singoli cittadini che hanno indetto per sabato 20 giugno una manifestazione nazionale a Roma, in piazza del Colosseo alle 15.

Il 20 giugno è la giornata internazionale del rifugiato e tante saranno le iniziative promosse non solo in Italia ma anche in tante altre piazze del mondo, con cui è previsto un collegamento durante la manifestazione di Roma.

La regione del Mediterraneo è attraversata da conflitti e tensioni e quel mare è diventato un enorme cimitero liquido. Solo dall’inizio del 2015 vi hanno perso la vita più di 1700 persone.

L’Unione europea, i suoi singoli paesi membri, hanno finora agito con l’egoismo dell’irresponsabilità, preoccupandosi di salvaguardare i confini anziché le vite umane, nascondendo dietro la presunta “lotta agli scafisti” la volontà di rafforzare il controllo militare delle frontiere, fino alla decisione di questi giorni di sospendere Shenghen con l’effetto di lasciare ammassati per giorni nei luoghi di transito uomini, donne e bambini, un esercito di disperati privi di tutto: un letto per dormire, il cibo per sfamarsi, l’acqua per dissetarsi e lavarsi, privati cioè e innanzitutto della loro dignità di esseri umani.

Nell’appello i promotori indicano 10 priorità per superare l’emergenza, dall’apertura di canali di ingresso umanitari alla pianificazione di un sistema efficace d’accoglienza, dalla sospensione degli accordi – come il processo di Karthoum – con paesi che non rispettano i diritti umani all’apertura immediata di un programma di ricerca e salvataggio nel mediterraneo.

Al primo posto va messa infatti la salvaguardia della vita delle persone, la loro sopravvivenza in condizioni dignitose.

Dal palco del 20 giugno si alterneranno alle voci dei promotori, la lettura di storie di rifugiati, performance artistiche e musicali, il tutto affidato alla conduzione di Massimo Cirri e Sara Zambotti di Caterpillar Radio 2.

Fra gli altri, interverranno i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil: Susanna Camusso, Anna Maria Furlan e Carmelo Barbagallo.

Roma, 15 giugno 2015